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mercoledì 16 ottobre 2013

PLE ( personal learning environment)

Il ple è l'ambiente personale di apprendimento. I ple sono sistemi che aiutano gli studenti a prendere il controllo e la gestione del proprio apprendimento. Questo include un supporto per gli studenti a :
  1. impostare i propri obiettivi di apprendimento
  2. gestire il proprio apprendimento, sia per il contenuto che per il processo
  3. comunicare con gli altri nel processo di apprendimento
I ple sono sistemi aperti, che si possono modificare a piacimento, interconnessi tra loro e con altri servizi esterni.

Il mio ple

A dire la verità non sono una persona molto tecnologica e preferisco apprendere da libri e vari documentari ma quando mi approccio nel mondo virtuale i principali strumenti che utilizzo sono:
  • come motore di ricerca utilizzo mozilla firefox 
  • per ricerche utilizzo principalmente google a cui unisco google maps
  • per creare documenti utilizzo libre office
  • dropbox
  • outlook
  • per lo svago utilizzo facebook, emule, youtube, windows media player 
BAMBINI E TECNOLOGIA: DOVE STA IL LIMITE?

I bambini, oggi, crescono in un mondo ipertecnologico in cui gli stimoli che investono i loro sensi sono, per la gran parte, di natura multimediale: sono circondati, da computer, cellulari, i-pod, videogiochi, elettrodomestici digitali, tv 3d... che agevolano e semplificano lo svolgimento delle diverse attività quotidiane, ma, se mal utilizzati, possono divenire fonte di problemi. Diffondere la "cultura dell'uso adefuato della tecnologia" significa educare, fin dall'infanzia, ad un uso corretto e funzionale degli strumenti tecnologici, considerando che essi fanno parte della nostra vita e non si possono eliminare nè tanto meno non riconoscere il valore che riescono a conservare se utilizzati in maniera equilibrata. Alcuni di questi strumenti possono, infatti, essere di grande aiuto per rafforzare le funzioni cognitive, sociali e favorire varie tipologie di apprendimento. Occorre, pertanto, che i genitori e la scuola abbiano un ruolo fondamentle nella trasmissione di un modello all'uso della tecnologia positivo e funzionale al raggiungimento di un obiettivo, escludendone l'uso indiscriminato al fine di contrastare la noia, la solitudine e la passività. Spesso si corre il rischio di anteporre tali strumenti, presentandoli ai propri figli, come unica fonte di stimoli: in tal caso vengono messi in secondo piano lo studio, la lettura, il gioco libero, lo sport e tutta una serie di attività indispensabili per lo sviluppo psicologico, culturale e sociale della persona. A scuola e in famiglia, pertanto, è necessario stabilire delle regole idonee a scandire i tempi, la durata e le modalità di utilizzo di tali strumenti. Un bambino che vive in un contesto familiare in cui la tv è accesa a tutte le ore del giorno e in cui si pranza e si cena con telefonini sulla tavola che squillano, con tv accesa che bombarda i sensi dei commensali, impedendone qualsiasi forma di scambio e comunicazione, in cui i genitori sono troppo impegnati per leggere una favola ai loro figli e li abbandonano all'uso dei videogiochi o di internet... diverrà un uomo che non riuscirà a far meno di tutto questo mondo multimediale perchè rappresenta l'unico modello di apprendimento caotico e di comunicazione che ha conosciuto. Naturalmente le situazioni non sono sempre così estreme. Ma non bisogna dimenticare che ciò che il bambino acqusisce all'interno del nucleo familiare sarà, in un certo qual modo, ciò che riproporrà nelle sue relazioni interpersonali e nel suon mondo sociale in genere. Proprio l'altra sera ero a cena in un ristorante e ho potuto osservare una famiglia dove il figlio era impegnato con un i-pod e la madre e il padre alle prese con i telefonini..non vi nego che questa scena mi ha fatto molto riflettere causandomi un sentimento di profonda tristezza!    
I bambini, oggi, crescono in un mondo ipertecnologico in cui gli stimoli che investono i loro sensi sono, per la gran parte, di natura multimediale: sono circondati, da computer, cellulari, i-pod, videogiochi, elettrodomestici digitali, Tv 3D… che agevolano e semplificano lo svolgimento delle diverse attività quotidiane, ma, se mal utilizzati, possono divenire fonte di problemi e, a volte, anche di patologia. - See more at: http://psicheclick.altervista.org/index.php/infanzia/123-bambini-e-tecnologia-dove-sta-il-limite.html#sthash.prEIocTR.dpuf
I bambini, oggi, crescono in un mondo ipertecnologico in cui gli stimoli che investono i loro sensi sono, per la gran parte, di natura multimediale: sono circondati, da computer, cellulari, i-pod, videogiochi, elettrodomestici digitali, Tv 3D… che agevolano e semplificano lo svolgimento delle diverse attività quotidiane, ma, se mal utilizzati, possono divenire fonte di problemi e, a volte, anche di patologia. - See more at: http://psicheclick.altervista.org/index.php/infanzia/123-bambini-e-tecnologia-dove-sta-il-limite.html#sthash.prEIocTR.dpuf

I bambini, oggi, crescono in un mondo ipertecnologico in cui gli stimoli che investono i loro sensi sono, per la gran parte, di natura multimediale: sono circondati, da computer, cellulari, i-pod, videogiochi, elettrodomestici digitali, Tv 3D… che agevolano e semplificano lo svolgimento delle diverse attività quotidiane, ma, se mal utilizzati, possono divenire fonte di problemi e, a volte, anche di patologia. - See more at: http://psicheclick.altervista.org/index.php/infanzia/123-bambini-e-tecnologia-dove-sta-il-limite.html#sthash.prEIocTR.dpuf
I bambini, oggi, crescono in un mondo ipertecnologico in cui gli stimoli che investono i loro sensi sono, per la gran parte, di natura multimediale: sono circondati, da computer, cellulari, i-pod, videogiochi, elettrodomestici digitali, Tv 3D… che agevolano e semplificano lo svolgimento delle diverse attività quotidiane, ma, se mal utilizzati, possono divenire fonte di problemi e, a volte, anche di patologia. - See more at: http://psicheclick.altervista.org/index.php/infanzia/123-bambini-e-tecnologia-dove-sta-il-limite.html#sthash.prEIocTR.dpuf

venerdì 27 settembre 2013

E voi cosa ne pensate?! Io, se così si può dire, sono della "vecchia scuola" e non nego che questo progresso tecnologico un po' mi spaventa. Se da una parte è molto utile nella ricerca di varie informazioni in tempi brevi; per facilitare lo studio e tutti i pro che ci possono essere io vedo anche il lato negativo. Le nuove generazioni sono nate già abituate a questo tipo di strumenti, non conoscono cosa vuol dire fare una ricerca solo sui libri e sperimentare l'ansia, la pazienza che questo comporta. Un esempio che ho vissuto sulla mia pelle, mentre svolgevo un tirocinio con ragazzi quasi adolescenti, è stato quello di constatare che una ragazza ancora non sapeva leggere l'orologio, (quello classico con le lancette!), abituata com era a leggere solo quello digitale! Questo ci deve far riflettere! L'uso di internet permette di accedere a molte informazioni di varia natura, alcune delle quali non sempre adatte a tutti gli utenti e non sempre veritiere. Un'altra cosa che mi spaventa è l'uso dei social network,quindi mi riferisco anche alla mia generazione. Ormai è diventata una dipendenza, mi sono stufata di gente che mentre cammina ti viene a sbattere perchè guarda il telefono, oppure quando parli con una persona che non ti guarda negli occhi ma li rivolge ad uno schermo! E se un giorno il computer non funziona che succede?!Crisi d'astinenza?! Non vorrei fare la moralista,non mi appartiene, visto che utilizzo anche io i social network,.dico solo che a tutto c'è un limite! D'altra parte sono a favore del progresso tecnologico, una società che non si evolve muore; anche se, secondo me, in Italia c'è ancora tanta strada da fare in questo senso!

http://unior.wikispaces.com/Educazione+e+nuovi+Media